A.N.P.I. di Cervia

«Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita.» (Antonio Gramsci)

COMUNICATO A.N.P.I. CERVIA SUL 70° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DI CERVIA E SULLA DENUNCIA AL PRESIDENTE DELL’A.N.P.I. DI CERVIA GIAMPIETRO LIPPI

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COMUNICATO A.N.P.I. CERVIA SUL 70° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DI CERVIA E SULLA DENUNCIA AL PRESIDENTE DELL’A.N.P.I. DI CERVIA GIAMPIETRO LIPPI

Cervia, 30 ottobre 2014

La serie di eventi organizzati dall’A.N.P.I. e dall’Amministrazione cervese per celebrare il 70° Anniversario della Liberazione di Cervia è ormai giunta al termine. Dedichiamo una menzione speciale all’evento del 21 ottobre a teatro, che ha visto coinvolti gli alunni delle classi 5e di tutte le scuole di Cervia, sia per la bravura dimostrata da alunni e insegnanti, che in poco tempo hanno saputo allestire uno spettacolo davvero bellissimo, sia per l’alto valore etico di un’iniziativa fatta da e per i bambini affinché rimanga vivo il ricordo di quegli importanti avvenimenti storici e dei suoi protagonisti.

Un evento significativo che, sottolineiamo, non ci sarebbe mai stato senza l’iniziativa del presidente del nostro Comitato comunale A.N.P.I., il Dott. Giampietro Lippi, che ha coordinato i lavori nelle scuole.

Tuttavia la nostra soddisfazione per la riuscita delle iniziative per il 70° Anniversario della Liberazione di Cervia, e in particolare proprio quella del 21 ottobre, è stata in parte guastata da alcuni individui che in quell’opera dedicata ai bambini hanno voluto vedere un tentativo di “indottrinamento” all’ideologia comunista da parte di Lippi, e quindi dell’A.N.P.I. stessa che lui rappresenta, arrivando fino al punto di denunciarlo ai carabinieri.

A fronte di questa vicenda, parte della comunità cervese si è già mobilitata rilasciando spontaneamente comunicati di solidarietà a Giampietro Lippi, ricordiamo, fra gli altri, quello da parte del Sindaco di Cervia Luca Coffari, quello da parte degli insegnanti delle scuole medie di Cervia e quello del Comitato genitori della scuola primaria Spallicci (nel nostro blog, anpicervia.com, li riporteremo tutti).

Noi del Direttivo comunale A.N.P.I. ci siamo interrogati a lungo sull’opportunità di intervenire o meno con un nostro comunicato ufficiale; la nostra esitazione, lo diciamo subito, non scaturisce dall’aver nutrito dei dubbi sulla correttezza e integrità dell’operato di Lippi, scaturisce, semmai, proprio dalla ragione opposta: un’accusa di siffatta natura è talmente lontana dalla verità, talmente abnorme, oltre che inesistente in sé e per sé (giacché in Italia neanche esiste il reato di apologia del comunismo), che per noi che conosciamo Lippi, fatte le dovute proporzioni, è come dover difendere Martin Luther King dall’accusa di razzismo! Un paradosso, questo, che trascende le nostre capacità oratorie, perciò rinunciamo a difenderlo tout court, rammentando che in uno Stato di Diritto chi si è reso artefice di accuse e affermazioni lesive dell’onore, della dignità e della reputazione altrui deve risponderne nelle sedi opportune.

Abbiamo esitato anche per un’altra ragione: siamo rimasti attoniti e sbigottiti di fronte all’eco mediatica nata da quest’episodio “paradossale” che, assieme a Lippi, ha messo in discredito anche il lavoro delle insegnanti coinvolte e strumentalizzato parte delle comunità di stranieri che risiedono nel nostro territorio. Ben presto ci siamo resi conto che ogni nostro tentativo di ripristinare la verità non avrebbe fatto altro che “friggere” ulteriormente quella “bolla d’aria” mediatica. Speravamo si sgonfiasse rapidamente, ma così non è stato, e quel nostro saggio tacere ora non è più opportuno.

Pertanto oggi ci apprestiamo a scrivere con la consapevolezza che probabilmente le frasi che useremo verranno scardinate dal contesto e manipolate così come è stato fatto con il saggio di Lippi “Erano brave, intelligenti, coraggiose e belle… tutte le nostre staffette”. Un saggio storico fatto passare al vaglio di un microscopio, allorquando, invece, è un telescopio lo strumento più adatto per comprenderlo appieno.

Occorre un telescopio, infatti, per veder chiare le stelle, per parlare di donne come Laura, Alma, Adria, Ulitta, Ida, Anna, Fortunata, Giuliana, Elide, Lucia… Donne che in un mondo irrazionale, diviso fra “buoni” e “cattivi”, capirono da che parte stava la verità, il bene e il giusto, che previdero il futuro e coraggiosamente andarono fino in fondo, ribellandosi all’indifferenza e alla paura, e rischiando la propria vita pur di non essere complici silenti dell’abominio che le circondava.

Le nostre staffette partigiane non abiurarono alla verità ma le andarono incontro spesso in bicicletta.

Anche se oggi, a settant’anni di distanza, ad alcuni il loro esempio di vita può apparire lontano dal nostro presente, dalla nostra quotidianità, in realtà è più vicino di quanto si pensi.

Ed è esattamente questo l’interrogativo che si è posto Lippi nella presentazione del suo libro: “È proprio necessario, nell’anno del Signore 2013, parlare delle staffette partigiane?”.

È necessario, eccome! E alla luce della circostanza in oggetto, alle riflessioni scritte da Lippi in risposta al suo stesso interrogativo, aggiungiamo anche questa: è necessario perché quando il saggio indica la luna c’è sempre qualcuno che preferisce guardare il dito.

Il Direttivo A.N.P.I. del Comitato comunale “Max Massini” di Cervia

Elenco, in ordine di data, dei comunicati di solidarietà a Giampietro Lippi e ripristino della verità comparsi nei giornali e sul web:

CHI DESIDERA MANIFESTARE LA PROPRIA SOLIDARIETÀ A GIAMPIETRO LIPPI PUÒ FARLO LASCIANDO UN COMMENTO A QUESTO POST, GRAZIE!

3 thoughts on “COMUNICATO A.N.P.I. CERVIA SUL 70° ANNIVERSARIO DELLA LIBERAZIONE DI CERVIA E SULLA DENUNCIA AL PRESIDENTE DELL’A.N.P.I. DI CERVIA GIAMPIETRO LIPPI

  1. SOLIDARIETA’ A GIAMPIETRO LIPPI

    Siamo cittadini e operatori della scuola e della cultura, proveniamo da esperienze e culture politiche diverse, e operiamo da anni a Cervia.
    Nel nostro lavoro abbiamo conosciuto ed apprezzato l’opera di ricercatore e divulgatore storico di Giampietro Lippi.
    Ne conosciamo l’onestà intellettuale e riconosciamo il rigore e l’obiettività che da sempre fanno parte del suo metodo di ricerca e gli siamo grati per il lavoro e per la passione che lo porta ad essere presente nelle nostre scuole come educatore.
    Per questo respingiamo gli attacchi infondati e strumentali che gli sono stati rivolti, che hanno il solo scopo di censurare e impedire il suo più che decennale lavoro nelle scuole sui temi dell’antifascismo e della Resistenza e gli esprimiamo tutta la nostra solidarietà di democratici ed antifascisti.
    Luana Neri Bianca Maria Manzi
    Bianca Verri Franca Morigi
    Eugenio Cecchi Cecilia Focaccia
    Alessandro Forni Rondoni Bruna
    Catia Pantoli Giovanna Benazzi
    Uber Dondini Marcella Bresciani
    Giovanna Zoffoli Paolo Dondini
    Lara Croatti Serena Ferrini
    Annalisa Santini Maria Paola Pattuelli
    Francesco Ventimiglia Farida Magalotti
    Lisa Zaccaroni Riccardo Todoli
    Rita Croatti Emanuele Neri
    Gandini Elisabetta Ileana Montini
    Antonelli Antonio Francesca Piraccini
    Anna Lisa Manini Paolo Ancarani
    Achille Abbondanza Franca Carnaccini
    Pierpaolo Cecchi

  2. Giampietro un galantuomo appassionato studioso della Resistenza ed antifascista d.o.c., ed anche un amico che stimo ed al quale voglio bene.

  3. Purtroppo il penoso sciame di dichiarazioni offensive verso il Prof. Lippi, e verso l’ANPI di Cervia, continua. Quel tal Raffaele Molinari, e il suo fogliaccio di nefandezze inqualificabili , è uscito con questo delirante comunicato:

    CHIEDIAMO L’IMMEDIATA CHIUSURA DELL’ANPI CERVIA..! IN TEMPI DI CRISI BISOGNA ELIMINARE IL SUPERFLUO..!
    02.11.2014 16:09

    Dopo l’abuso perpetrato a danno dei nostri figli nelle scuole di Cervia, constatando la palese non volontà di un confronto atto a ridimensionare i fatti, siamo giunti all’unica conclusione secondo la quale l’ANPI Cervia deve essere chiusa.

    Nelle regioni dell’Emilia-Romagna, Toscana, Marche e Umbria, che tradizionalmente hanno avuto “vocazione” comunista, l’indottrinamento a quell’infame ideologia è capillare, complici le autorità locali, e radicata in ogni dove. L’ideologia è stata imposta ai bambini sin dalla loro tenera età , come dimostra il nostro articolo più volte ripreso dai giornali nazionali.

    Solo così si può spiegare il motivo del successo dal PCI all’attuale PD inserito perennemente e senza un ricambio, per 70 anni dalla fine della guerra, in ogni istituzione.. L’ideologia più sanguinaria della storia ( purtroppo si ripete ancora in alcuni Stati asiatici e sudamericani) è dura a morire in alcune nostre regioni..
    Forse non tutti sanno che quest’ideologia ha prodotto oltre 100 milioni di morti ed ancora continua. Un’ideologia da fare impallidire lo stesso nazismo.. Non impallidiva però il Sig. Giampietro Lippi presidente dell’ANPI Cervia (raffigurato in foto con quel pugno alzato), quando, con la complicità dell’amministrazione comunale e il “sussurrato benestare” delle direzioni didattiche, si infiltrava nelle classi elementari dei nostri figli con quel suo libretto imbottito di frasi violente e inidonee.. Tutto all’insaputa dei genitori.. Comunque sia, nelle nostre regioni a vocazione rossa esistono ancora troppo toponimi dedicati a Togliatti, Lenin, Stalin, Che Guevara , Ho Ci Min ecc.
    Una vergogna..! Come l’ultimo parco dei bambini a cui le amministrazioni comunali hanno dato il nome “Parco Bella ciao”.

    Ma ancora, a Bologna ed a Torino esistono vergognosamente, a 25 anni dalla caduta del muro , rispettivamente Via Stalingrado e Corso Unione Sovietica.

    Forse non tutti i bolognesi ignorano cosa è stata Stalingrado: un’immane battaglia fra tedeschi, italiani, ungheresi , bulgari e romeni da una parte, contro i sovietici. La caduta della città ha segnato, purtroppo, il corso della guerra e conseguentemente una guerra persa anche per gli italiani. 40 mila morti e 80 mila prigionieri italiani costo’ la sola Stalingrado . E 80 mila nostri fratelli inviati nei gulag, disprezzati e snobbati dal maiale di Togliatti, non tornarono più.. E fra questi chissà quanti emiliani e romagnoli..
    Quei soldati non erano solo camice nere, ma in maggioranza erano in grigio verde e portavano al bavero le stellette del Regio Esercito.
    Così i comunisti bolognesi, come se avessero vinto quella battaglia, dedicarono una grande arteria alla gloria sovietica. E non tolsero quel maledetto toponimo nemmeno dopo la caduta di Stalin e l’implosione dell’URSS e dell’ideologia. Negli anni ’50 i sovietici ebbero il buon senso di mutare il toponimo della città in argomento da Stalingrado in Volgogrado, ma i bolognesi restarono fedeli al “piccolo padre”, rinnegato dai medesimi sovietici.. Stessa cosa accade a Cervia, nelle cui scuole si distribuisce intenzionalmente materiale che rappresenta un chiaro segno di proselitismo politico comunista o comunque di sinistra. Ai nostri figli viene ricordato così l’odio e la violenza che invece sarebbe bene solo dimenticare.
    Anche la città di Torino continua a serbare il ricordo di un toponimo che fu nostro nemico !
    Tornando ai partigiani, vorrei rammentare che, trascorsi 70 anni dal 1945, esistono in vita pochi partigiani ultranovantenni, per cui tenere in vita questa anacronistica ANPI significa, in primo luogo succhiare i contributi statali che alla fine noi contribuenti paghiamo, e poi mantenere odio, attraverso le generazioni che di quei periodo non conservano nessun ricordo..
    Ma del triangolo della morte comunista che opero’ fino al 1947 nessun cenno..! Certi personaggi quindi che non perdono occasione per alzare quel pugno, stiano ben alla larga dai nostri figli..!
    Le associazioni ANPI succhiano in termini di contributi stanziati dal governo, ad un’economia già esasperata, 753,000 euro l’anno da dividere in 16 associazioni sul territorio nazionale. Da alcune indiscrezioi ricevute, pare che l’ANPI Cervia arrivi ad ottenere quasi 73.500 euro l’anno per dar luogo ad iniziative che, tra l’altro, ultimamente hanno creato non poca indignazione nell’opinione pubblica nazionale.
    Crediamo, anzi, siamo fermamente convinti che, quei fondi sarebbero sicuramente più utili ad altro.. Per esempio per affrontare le condizioni disagiate di tante famiglie cervesi che non riescono nemmeno a mettere il piatto in tavola.
    Col comunismo e l’antifascismo non si crescono i figli..!
    Per tali motivi l’ANPI Cervia va chiusa definitivamente..! Bisogna inoltre impedire in maniera severa a qualsiasi partito politico di avvicinarsi alla scuola e ai nostri figli..! Un gesto di civiltà, rispetto e buonsesno verso i nostri figli e i figli degli immigrati che oggi siedono nel banco a fianco ai nostri figli..!

    La redazione di Liberazione italiana

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